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Jo Cox è morta: esultano i mercati

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Non è un fulmine a ciel sereno: Jo Cox, parlamentare laburista britannica, è stata assassinata ieri nel nord dell’Inghilterra, a Birstall. Accoltellata in strada e colpita con un revolver da un uomo che è stato repentinamente arrestato dalla polizia, la deputata è deceduta alle 13:48 nonostante la tempestività dei soccorsi. Sostenitrice attiva del Remain, la Cox era diretta ad una riunione per la campagna in favore della permanenza del Regno Unito nell’Ue, in vista del cruciale referendum del 23 giugno prossimo. Il sospettato sembra essere un giardiniere 52enne residente nei pressi della biblioteca dalla quale proveniva Helen Joanne “Jo” Cox. Testimonianze discordanti circa l’affermazione dell’aggressore prima di avventarsi sulla donna: pare che alcuni presenti abbiano riferito ai cronisti di aver udito l’uomo urlare “Britain First”, nome di un partito antieuropeista di destra il quale, attraverso la vice segretaria Jayda Fransen, si è immediatamente dissociato sia dal crimine che dall’aggressore.

I dati statistici divulgati il 14 giugno dall’autorevole istituto britannico YouGov avevano attribuito all’ipotesi Brexit un vantaggio di ben 7 punti: il 46% di voti a favore dell’uscita dall’Unione europea, massimo distacco registrato da mesi. Dati allarmanti per la City londinese, con pesanti perdite registrate dalle borse e che gli analisti hanno prontamente attribuito al terreno guadagnato dall’eventuale vittoria Brexit nei sondaggi, paventando conseguenze nefaste e irreparabili sulle quotazioni dei titoli azionari. Ancora più preoccupante per le lobby finanziarie la reazione di altri membri dell’Ue in caso di uscita del Regno Unito: ulteriori spinte secessioniste potrebbero espandersi con un effetto domino che condurrebbe alla disgregazione dell’organizzazione sovranazionale considerata “scialacquatrice” dal 48% dei cittadini britannici intervistati1 (dati relativi al 10 giugno). Dello stesso parere, il 43% dei tedeschi e il 36% dei francesi.

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Vero è che le ripercussioni del delitto, commesso a distanza di una settimana esatta dalla consultazione referendaria, possono avere effetti sull’esito di un voto determinante per il futuro dell’Unione europea. I mercati lo confermano: dopo l’efferato atto criminale di “un appartenente al fronte Brexit” che ha posto tragicamente fine alla vita di una donna – definita dal Guardian “uno degli astri nascenti del Partito Laburista” – pacifista e madre di due figli che si batteva per il Remain, la Borsa di Londra si è impennata e le piazze europee – Milano in testa – sono addirittura cinicamente euforiche, avvalorando la probabilità sempre più elevata di una sconfitta del fronte Brexit.

Joe Cox: la reazione delle Borse

Note:
1 Severin Weiland e Anna van Hove, “Sondaggio, sostenitori e avversari della Brexit sono in parità”, traduzione dallo SpiegelOnline a cura di Voci dall’Estero, 10 giugno 2016.

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