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Genova: il Festival della Scienza viaggia nel tempo

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Torna il sereno sul capoluogo ligure, messo a dura prova dall’alluvione che si era verificata il 9-10 ottobre per via di intense precipitazioni e conseguenti esondazioni dei torrenti. Il Tempo – sia come unità di misura cronologica, sia come insieme di fenomeni atmosferici – è la tematica centrale della dodicesima edizione del Festival della Scienza, importante evento di divulgazione scientifica che si svolgerà dal 24 ottobre al 2 novembre. Attesi oltre 200mila visitatori.

Numerosi ospiti illustri – saranno presenti scienziati e filosofi a disquisire del concetto di tempo – e conferenze, l’adesione dei principali istituti di ricerca italiani (come l’Istituto nazionale di Fisica nucleare) ed anche la collaborazione internazionale sono nodi focali della manifestazione che animerà Genova di centinaia di mostre, laboratori e installazioni.

Principio di ogni pensiero filosofico, il tempo è al centro di tutte le religioni del mondo. In quanto grandezza misurabile è divenuto parte della scienza con Galileo e Newton: dopo Einstein è divenuto argomento a sé. Le implicazioni della teoria della relatività ci hanno restituito un tempo elastico, dilatato dal moto e dalla gravitazione, che scorre non più uniforme, che forse può addirittura essere viaggiato. Tuttavia, per noi che viviamo a velocità quotidiane, lontane da quelle folli e relativistiche, il tempo è quello scandito dalle stagioni e dagli anni, dai frutti della terra e dai raccolti, dai meccanismi biologici che si mantengono sincroni al ciclo naturale dei giorni e delle notti, dall’accumularsi della memoria e delle esperienze. Abbiamo calendari e orologi meravigliosi, pronipoti di clessidre e meridiane, che ticchettano il tempo degli atomi, computando le frazioni più intime del secondo. Ascoltiamo tempi musicali; crediamo che il tempo abbia una valore, possa essere scambiato, impiegato, rubato, perduto1.

"Shelter" 2014, di Lorena Pedemonte Tarodo
Shelter 2014, di Lorena Pedemonte Tarodo

L’introduzione al Festival spetterà al Premio Nobel per la Fisica, Serge Haroche, con una lectio magistralis sul tema della ricerca e curiosità scientifica.
Sarà la Francia il paese ospite dell’attuale edizione, visto il grande impegno d’Oltralpe in materia climatica – a Parigi nel 2015 si terrà la COP21, conferenza mondiale sul clima indetta dall’Onu: una tappa fondamentale per i futuri accordi internazionali sulle emissioni di gas a effetto serra. A Palazzo Ducale, la proiezione in anteprima nazionale del film documentario Particle Fever trasporterà gli spettatori in un tempo lontanissimo. Nello sperduto istante successivo al Big Bang, alla scoperta del bosone di Higgs – particella osservata, per la prima volta nel 2012, con l’acceleratore Large Hadron Collider del CERN. Fra le molte iniziative, segnaliamo Silver Tsunami – anche i baby boomer invecchiano (29 ottobre), una lezione accademica di Marco Trabucchi sull’aumento della durata della vita, fenomeno che interessa in particolar modo la generazione più numerosa del XX secolo. In collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia, lo stesso giorno sarà aperto da Nathalie Cecutti-Etahiri il dibattito su Le città post-carbonio, portando l’esempio dell’esperienza nella regione Nord-Passo di Calais.

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Per quanto riguarda la rapidità di diffusione dei virus, temute entità biologiche da contrastare con il più breve tempo di risposta possibile, il professore di Biologia molecolare dell’Università di Napoli, Alfredo Nicosia, racconterà il percorso degli scienziati italiani di Okairos. L’azienda biofarmaceutica ha prodotto il vaccino sperimentale contro l’epidemia esplosa nelle regioni occidentali dell’Africa – Ebola, un vaccino tutto italiano (30 ottobre).

L’installazione Spillover (dal 25 ottobre al 2 novembre), a cura di Anna d’Ambrosio, intraprenderà un viaggio nel futuro delle nanotecnologie: l’opera dell’artista cilena Lorena Pedemonte Tarodo per mostrare l’illusorietà del tempo sperimenta il grafene, materiale di cui è composto l’aeropan – un nuovo pannello termoisolante. In visione Mind the gap, di Maria Wasilewska.

Da non perdere, infine, lo spettacolo Frammenti di un discorso lunare (25 ottobre) con Mauro Benetti e Zoe Pernici curato dall’Istituto nazionale di Astrofisica. La cupola del planetario digitale allestito a Palazzo Ducale sarà illuminata come un fluorescente paesaggio lunare.

Note:
1 Vedi: Programma del Festival della Scienza 2014. Tempo. Genova, 24 ottobre_2 novembre

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