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Torino e Roma, il Partito Democratico è colato a picco

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Un duro colpo per il governo che dovrà digerire la disfatta del PD: elettori delusi hanno preferito assegnare la propria preferenza ai candidati del Movimento 5 stelle, il medesimo partito nel quale, ai ballottaggi, sono confluiti pure molti voti del centro-destra. Inequivocabile il segnale di Roma e Torino, con le rispettive protagoniste, Virginia Raggi – primo sindaco donna della storia capitolina – e Chiara Appendino che hanno polverizzato gli avversari, Giachetti e Fassino. Il PD “si è rivelato una tragica zavorra” ha affermato il vicepresidente della Camera dei deputati, uscendo clamorosamente sconfitto dal verdetto delle urne, con un esiguo 33%. A Benevento, perfino un lontano ricordo della Prima Repubblica come Clemente Mastella ha battuto Del Vecchio, l’avversario di centro-sinistra. Renzi può consolarsi con la roccaforte Bologna e con la vittoria di Beppe Sala a Milano che ha evitato la catastrofe generale. Critiche al segretario del Partito democratico piovono anche da parte di Virginio Merola, neoeletto sindaco di Bologna. Nel mentre, Mario Staderini dei Radicali italiani che hanno sostenuto il PD a Roma ha abbandonato la nave che affonda: “Questo PD di questo Renzi è finito stasera”.

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