«Generazione X» è un progetto giornalistico e culturale indipendente. Nel settembre 2013, la rivista è nata da una collaborazione spontanea fra persone maturate in tempi diversi: i contestatori per antonomasia, gli antagonisti congeniti del capitalismo postbellico nordamericano – la “meglio gioventù” degli anni Sessanta – ed i “perdenti compiaciuti” e apatici di una generazione svalutata, priva di un’identità collettiva specifica.
Un panorama storico: 1961-81
L’incognita dei nati nell’èra dell’indipendenza dei Paesi dell’Africa subsahariana, tra il crollo del Berliner Mauer – la “barriera di protezione antifascista” fortificata che per ventott’anni (1961-89) ha spaccato in due la capitale tedesca – e l’epilogo della trentennale guerra fredda. Socialismo reale contro sistema capitalistico: ideologie e metodi economico-politici in antitesi, disgiunti nei presupposti ma confluenti entrambi nella rigida materialità della corsa agli armamenti. Dopo le deflagrazioni devastanti di Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945), il terrore di una guerra atomica si è diffuso su scala planetaria. Dal ’53 al ’61, la produzione di testate nucleari incrementò in modo esponenziale – e, se negli USA si sviluppavano quotidianamente nuove armi letali, il 25% del Pil totale dell’URSS era stato destinato alla medesima causa. In Italia, con l’ingresso a pieno titolo nella piazza internazionale del libero mercato, trasformazioni strutturali scuotevano l’intera società – urbana e rurale. Non era il “Paese dei balocchi” il luogo in cui i ragazzi della terza (contro)rivoluzione industriale si resero interpreti di profonde agitazioni sociali e politiche, finalizzate al rovesciamento di un sistema di produzione che ha creato nuove forme di sfruttamento e ineguaglianza. Continua >>
Giornalista e traduttrice. Dal 2010 ha collaborato con il quotidiano «Rinascita», scrive sui periodici «Africana», «Metodo» e su diverse testate giornalistiche italiane. Nel 2013 ha fondato la rivista «Generazione X».
Giovanni Armillotta è direttore di «Africana» (Lucca), rivista di studi extraeuropei: periodico di classe A, per il settore 14/B2: Storia delle Relazioni Internazionali, delle Società e delle Istituzioni Extraeuropee, secondo l’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca. Inoltre essa è fra le quattordici riviste italiane consultate dall’«Index Islamicus» dell’Università di Cambridge.
Risiede in Italia dal 1976. Si occupa di sociologia, musica e storia dell’arte, scrive su riviste di settore e insegna presso istituti medi superiori sia in Italia che all’estero.
Storico e saggista fiorentino. Professore emerito di Storia medievale presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane, annesso alla Scuola Normale Superiore.
Dal luglio 1994 allo stesso mese del 1996 è stato membro del consiglio d'amministrazione della RAI. È socio di numerose organizzazioni scientifiche italiane e straniere e ha ottenuto numerosi riconoscimenti per i suoi studi accademici, tra cui si ricorda l'elezione ad Accademico Ordinario della Accademia delle arti del disegno di Firenze. Dal 1997 è stato membro del comitato scientifico del MystFest di Cattolica fondato da Felice Laudadio. È stato direttore editoriale del mensile della Fondazione Federico II di Palermo, L'Euromediterraneo.
È stato fondatore della rivista Percorsi e collabora frequentemente con il quotidiano Avvenire. Da gennaio 2012 è entrato a far parte del comitato scientifico della rivista Eurasia. Dal maggio 2012 è membro del Collegio dei Reggenti dell'Associazione Fiorentini nel Mondo. Nel luglio 2015 ha fondato Civitas Dei, un'istituzione culturale preposta alla ricerca ed alla documentazione della storia e dell'archeologia gerosolimitane e dedicata alla valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, religioso e culturale di Gerusalemme, con Andrea Claudio Galluzzo, Oleg Sisi, Marco Fagotti, Simone Tani, Tommaso Conforti e Franco Lucchesi, presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore presso la quale Civitas Dei è ospitata. Cardini ne ha assunto la carica di Presidente Onorario.
È stato membro del comitato scientifico del programma televisivo Rai 3 Il tempo e la storia dal 2013 al 2017 e in seguito in quello di Passato e presente, programma della stessa rete con replica su Rai Storia.